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giovedì 20 ottobre 2016

FOOT-BALLERS AL FRONTE -IL LIBRO

Ventidue storie (più una). di ragazzi che passarono
dagli stadi alle trincee della Grande Guerra. che
tornarono vivi anche grazie al loro vigore di atleti.
o che, nonostante questo, non ritornarono mai più.
Il nuovo libro dell'amico Giorgio Acerbis assolutamente 
da leggere .Non perdetelo .Di seguito il link per acquistarlo:
http://www.urbone.eu/obchod/foot-ballers-al-fronte 


lunedì 10 ottobre 2016

SEMPRE AL COMANDO

Procede spedita la marcia della Triestina, che anche al cospetto di una squadra ostica e ben organizzata come l'Este riesce ugualmente ad imporsi con un perentorio due a zero, frutto di due perle del ritrovato bomber Serafini coadiuvato da dei meccanismi di gioco che giornata dopo giornata si fanno sempre più precisi. La mano del mister 
Andreucci comincia a farsi vedere perché non è facile in pochi mesi assemblare una squadra del tutto nuova e sopratutto con tante frecce al proprio arco grazie all'ampia rosa disponibile.
Oltre a questo dobbiamo anche  mettere l'apporto fondamentale dei suoi tifosi che anche oggi hanno fatto sentire la propria voce in trasferta. Insomma al momento tutto roseo a parte il mistero del giovane canadese di colore che per colpa del visto non concesso e dovuto rientrare definitivamente in patria. Tornerà? Speriamo, perché si è notato che le uniche difficoltà nascono proprio dalla sua fascia dove credo non si sia trovato ancora un sostituto all'altezza. Per completare definitivamente La Rosa manca indubbiamente un uomo forte di fascia per dare più sostanza alla retroguardia Alabardata. Confidiamo che Milanese compia un ulteriore sforzo per completare la squadra.

SI RICORDA CHE IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DELLA FONDAZIONE DEGLI ULTRAS TRIESTE SONO DISPONIBILI LE NUOVE SCIARPE DEL QUARANTENNALE. LE TROVATE IN VIALE D'ANNUNZIO 5/A , OPPURE MANDATE UNA MAIL PER EVENTUALE SPEDIZIONE A: ultrastrieste1976@gmail.com

sabato 8 ottobre 2016

UN CALCIO ORMAI TRAPASSATO

Proponiamo un bell'articolo  pubblicato sulla pagina del Sodalizio dai nostri amici laziali.


<< Indietro - Home - Calcio d'angolo - Oggi alle 10:42

Trasferte vietate!

Inghilterra la patria del football, la patria dei maestri del football, la patria dei cori e delle sciarpe tese. Un tempo forse, oggi è tutto cambiato, stadi pieni, questo sì ma passione latitante almeno nella ricca Premier. Arriva da questo opulento campionato una storia incredibile, che sembra scritta da un giornale online satirico. Invece è accaduta per davvero, sembra impossibile eppure è così.

Facciamo un salto a Manchester sponda United, i famosi Red Devils. Bene, un tifoso cinquantottenne di nome Greame Clarke uno di quelli che ha visto tante partite e fatto tante trasferte e che ancora oggi, nonostante tutto, segue ancora con passione i suoi colori di una vita passata sulle gradinate. Greame è uno di quei tifosi che in trasferta cerca di esserci sempre e che negli ultimi tempi porta con sé anche suo figlio.

I Red Devils devono giocare a Hull, un’importante gara di campionato, anche se, detto tra noi per Greame sono tutte importanti alla stessa maniera, così decide di comprare due biglietti per il settore ospiti. Andrà insieme a quello che resta della vecchia guardia del tifosi dei diavoli rossi di Manchester, un’altra trasferta da mettere in archivio, un’altra trasferta da raccontare in un pub ai vecchi amici di tante battaglie.

Poi accade l’imprevisto, l’autunno inglese che batte alle porte il primo freddo e il non volersi mettere quel giaccone Stone Island perché … insomma fa ancora caldo. C’è tempo per il giaccone! Ma Greame sottovaluta the English autumn e si prende una bella influenza. Le tenta tutte, ma niente quella febbre non vuole passare. Deve rinunciare alla trasferta. A malincuore.

Poco male pensa ci sarà modo di tornare ancora in trasferta, poi sarà l’occasione per dare uno dei suoi biglietti al figlio, che ovviamente si reca in trasferta a vedere la vittoria del Manchester United, sotto una pioggia battente, con un gol di Rashford al 93’. L’altro biglietto, invece, non è utilizzato. Resta in un cassetto insieme agli altri ricordi dei Red Devils.

Dopo qualche giorno, arriva a casa di Greame una comunicazione da parte del “suo” amato club, dei “suoi” Red Devils. “Cosa potrà mai esserci dentro?“ si chiede mentre apre la busta con trepidazione, un invito a qualche evento? Niente di tutto questo. Il suo club, quello che lui segue con passione da anni lo diffida. Si avete proprio capito bene lo diffida perché ha comprato un biglietto senza averlo utilizzato: così non potrà acquistare, per i prossimi 12 mesi, biglietti per le trasferte dei Red Devils.

Graeme prova a ribattere infondo è il “suo” club, si dice capiranno. Decide di spedire una lettera alla dirigenza dei diavoli rossi in cui spiega di essere stato assolutamente impossibilitato a recarsi in trasferta.

Gelida arriva la risposta dello United. Non c’è niente da fare la diffida resta.

Graeme allora si chiede: “Ma vale ancora la pena fare tanti sacrifici?”

Domanda più che mai lecita in questo calcio senz’anima!

Barry “Ste” Bridges



lunedì 3 ottobre 2016

UNA FRESCA BAVISELA...

Nei QUARANTANNI della fondazione degli Ultras Trieste 1976, ci sta questa bella sciarpata  della Curva ieri nella splendida partita dell Triestina contro l'Altovicentino. Non mi dilungo sulla cronaca della partita ampiamente commentata da chi lo ha fatto meglio di noi, ma volevo rimarcare la bella giornata del tifo alabardato con cori che non si udivano da tempo e che ci hanno fatto ritornare un po' indietro. La "marinaresca" al termine dell'incontro ripropone lo spirito alabardato che predilige in primis  il gioco con il cuore e dopo semmai arriva la logica. Grande emozione anche in gradinata con volti amici che hanno regalato a noi vecchi Ultras una giornata indimenticabile. Grazie a tutti e sempre Vg76,,,,!!!!!

giovedì 29 settembre 2016

mercoledì 28 settembre 2016

3 OTTOBRE 1976- 3 OTTOBRE 2016 QUARANT'ANNI FA...

Quarant'anni sono passati velocissimi e noi siamo ancora qui a ricordare i bei tempi andati, di un calcio che non c'è più e che non ci appartiene nemmeno come mentalità. Siamo qui a festeggiare il 3 ottobre del 1976 con la nascita ufficiale degli Ultras Trieste, quei pochi precursori e quel primo leader che volle a tutti costi che tutto questo succedesse. Un piccolo gruppo dicevo che a capo di pochi mesi divenne sempre più grande con tantissimi ragazzi che ogni giorno si avvicinavano alla curva. Di quei primi ragazzetti pochi oggi sono rimasti , ma nel cuore conservano sempre i bei momenti quando nacque il gruppo.Dobbiamo anche ringraziare    chi nel corso degli anni a contribuito a rendere gli Ultras  Trieste apprezzati e temuti in tutti i campi d'Italia anche quelli più prestigiosi, da Roma a Torino ,Firenze, Genova e Bologna ,solo per citare alcune piazze dove si è  dato il meglio, senza dimenticare i derby cruenti con l'Udinese e con gli odiati nemici di Vicenza, Livorno e Padova, epiche battaglie sia dentro che fuori le mura, e solo chi c'era può ricordare ,rispetto ad oggi , come la domenica allo stadio fosse totalmente diversa. 
RICORDANDO ANCHE CHI NON C'È PIÙ E STEFANO FURLAN SEMPRE CON NOI.

@ Per acquistare le nuove sciarpe  per i quarant'anni  basta recarsi in Viale D'Annunzio 5/a Trieste, oppure scrivere per info : ultrastrieste1976@gmail.com



domenica 25 settembre 2016

CONTINUITÀ E RISPETTO PER GLI ANTICHI VALORI..ULTRAS TORO

Dopo la roboante vittoria odierna del Toro contro la corazzata Roma, non possiamo non ricordare il passato che ci lega con la tifoseria granata, e lo spunto che ci diede il loro striscione e la loro curva per creare nel 1976 il nostro primo striscione storico ULTRAS 1976. Rispetto immutato di valori , con assidua permanenza degli striscioni storici che ancora adesso si notano  nella curva Maratona. Un omaggio di tifo che noi riproponiamo e ricordiamo con piacere. 


domenica 18 settembre 2016

TRIESTINA STOPPATA DAL FELTRE

Una inconcludente squadra Alabardata si fa stoppare in casa da un Union Feltre in palla e atleticamente impeccabile. Gli attaccanti alabardati hanno cozzato per tutto l'incontro contro il muro dei pordenonesi , anche se bisogna dire che in attacco non hanno mai impensierito la porta Alabardata. Da rivedere alla moviola una rete annullata ad Aquaro per un presunto fuorigioco, ma a parte questo gli uomini di Andreucci oggi sono sembrati alquanto frenati sopratutto da un campo decisamente pesante causa la pioggia caduta. Occasioni comunque limpide ce ne sono state un paio che avrebbero meritato miglior fortuna, ma c'è da dire che bisogna lavorare ancora molto per vedere una Triestina più cattiva sottoporta, perché i campionati si vincono o si perdono proprio conto questo tipo di squadre rocciose, e nel nostro girone ce ne sono diverse. Comunque niente di che preoccuparsi , domenica bisogna riprendere subito la marcia, perché poi arriva il primo scontro diretto con Alto Vicentino e quindi non bisogna sbagliare più. Di seguito i risultati
del nostro girone dopo tre giornate, dove spicca la clamorosa sconfitta della favorita Campodarsego che ha preso quattro pappine, della sorpresa Este che è seconda a pari punti con noi ,e del Mestre che vola a punteggio pieno da sola in testa alla classifica.

Formazioni delle squadre di oggi: 

TRIESTINA: Voltolini, Bajic, Pizzul, Cecchi, Aquaro, Leonarduzzi, Carraro, Frulla (13' s.t. Corteggiano), França, Serafini, Dos Santos (28' s.t. Bradaschia). All. Andreucci.

U. FELTRE: Scaranto, Gjoshi, Salvadori, Dall'Ara (42' p.t. Malacarne), Trento, Guzzo, Parise, Bedin, Rondon (44' s.t. Peotta), Madiotto (19' s.t. Podvorica), Cossalter. All. Bianchini.


domenica 11 settembre 2016

VINCE LARGO LA TRIESTINA

Ottima prova degli alabardati in quel di Pordenone di fronte alla matricola Cordenons.
3 a1 il risultato finale, ma la squadra Alabardata nonostante un paio di assenze importanti a centrocampo ha dimostrato di esserci e di poter ambire alla promozione diretta.
Nonostante l'avvio con handicap grazie alla rete del Cordenons dopo solo undici minuti, la Triestina ha reagito prontamente ,prima pareggiando con un gran gol di França applaudito anche dai tifosi locali ,e poi con Dos Santos che manda la squadra a prendere un the freddo alla chiusura della prima frazione di gioco in vantaggio per 2 a 1. Nella ripresa la Triestina controlla e arriva alla terza segnatura sempre con il brasiliano Dos Santos, anche se c'è da dire che la retroguardia Alabardata non è ancora ben registrata ,permettendo all'attacco avversario un paio di palle gol con l'ex Zubin ( sempre in forma il vecchietto).Nel finale di partita un clamoroso palo di Bajic ci nega la gioia della quarta rete.
Ecco la formazione degli alabardati scesi in campo oggi: Voltolini,Bajic,Pizzul (Celestri 62),Marchiori(Cecchi 84),Aquaro,Leonarduzzi,Turea,Frulla (Corteggiano 62),França,Serafini,Dos Santos.


lunedì 5 settembre 2016

BUONA LA PRIMA

Buona la prima per i ragazzi di mister Andreucci, che davanti ad un pubblico di 2500 persone( già record per una serie D) piegano senza eccessivi sforzi la matricola Pievigina, seppur il risultato striminzito non dica il reale andamento della gara a senso unico. Gli alabardati dopo aver giochicchiato nella prima frazione di gara,si scatenano nella ripresa creando tre palle gol nitidissime e andando a segno col bomber França autore di una imperiosa incornata su perfetto cross dell'italo argentino Corteggiano. Gli ospiti quasi mai pericolosi tranne nel finale su un colpo di testa che poteva costare il pari. Triplice fischio e finalmente una partenza di campionato degno di questo nome. 
Ecco la formazione Alabardata scesa in campo al Rocco: Voltolini,Bajic,Pizzul,Cecchi,Marchiori,Leonarduzzi,Turea,Corteggiano,França,Serafini,Bradaschia.
Al 15 Dos Santos per Bradaschia, e nel finale Aquaro per Serafini.


giovedì 21 luglio 2016

BENTORNATA UNIONE E IN BOCCA AL LUPO...

Finalmente parte una stagione che si profila 
 piena di speranze condita da una rinnovata  serenità che non ricordavamo da molto tempo.Una nuova società che sta facendo le cose finalmente per bene . Programmazione e serietà nuova parola d'ordine e questo unito al rinnovato entusiasmo  da parte della tifoseria che si spera contribuisca come volano per una stagione vincente. Gli ingredienti ci sono tutti, è stata allestita una rosa competitiva che lotterà senza ombra di dubbio per la promozione diretta,ovviamente  spetterá al campo dare la risposta definitiva perché sappiamo benissimo le difficoltà che possono subentrare durante l'arco di una intera stagione;oltre a questo avremo  sicuramente qualche punto di penalizzazione causato dalle gestioni precedenti .Comunque sia siamo sicuri che la squadra reagirà alla grande sul campo e che finalmente ci toglieremo quelle  soddisfazioni che mancano  ormai da troppo tempo,quindi  buon lavoro e in bocca al lupo ragazzi..noi siamo con voi!!! 

I CONVOCATI PER IL RITIRO DI PIEVE DI CADORE

Di seguito la lista ufficiale dei giocatori convocati e partiti questa mattina per il ritiro di Pieve di Cadore:

PORTIERI
Matija Radikon 1996, Jean Claude Consol 1996, Valentino Russo 1996

DIFENSORI ESTERNI
Luca Crosato 1997, Elia Francescutti 1997, Ndzemdzela Langwa Zoom 1998

DIFENSORI CENTRALI
Gabriele Brandmayr 1999, Giacomo Farosich 1998, Giuseppe Aquaro 1983, Alberto Marchiori 1993, Alessio Romeo 1990, Omar Leonarduzzi 1983

CENTROCAMPISTI
Lorenzo Cecchi 1988, Mattia Frulla 1992, Gianluca Maran 1994, Davide Miani 1997, Filippo Carraro 1997, Mattia Gianmaria Girardini 1998, Alessandro Celestri 1998, Stefan Andjelic 1997, Guido Corteggiano 1987, Emanuel Enzo Abrefah 1991

ATTACCANTI
Daniel Bradaschia 1989, Carlos Clay França 1980, Mateus Ribeiro Dos Santos 1990





giovedì 16 giugno 2016

I RUSSI E MARSIGLIA

Uno storico tifoso inglese parla di Marsiglia

E’ andata in onda ieri sulla televisione inglese Itv (Indipendent television), un interessante intervista con Jason Marriner, un ex membro della famosa firm inglese chiamata Chelsea Headhunters.

I due intervistatori hanno chiamato lo storico tifoso del Chelsea per avere la sua opinione sui fatti di Marsiglia di qualche giorno fa, in occasione della partita tra le nazionali di Inghilterra e Russia.

Jason ha esordito dicendo che i tifosi russi visti ad Euro 2016 sono peggiori di qualsiasi altro gruppo di tifosi che ha incontrato in tanti anni di militanza al seguito dell'Inghilterra e del Chelsea sulle gradinate di tutta Europa. Spiegandone poi le ragioni: “I tifosi inglesi sono stati oggetto di un'imboscata sulle gradinate da parte dei tifosi russi che hanno attaccato delle persone innocenti”.

Ha detto poi specificato il suo punto di vista affermando che: 'In Inghilterra, esiste un codice e un po' di morale tra le varie firm, ed è questo che non ti fa dare un calcio a chi è a terra e meno che mai di saltare su e giù sulla loro testa”. Rispondendo ad una domanda ha poi aggiunto: “Sono stato ovunque, al seguito dell’ Inghilterra e del Chelsea, ma non ho mai visto persone innocenti subire un'imboscata. Lo avete visto tutti hanno attaccato le persone che erano alla partita con i loro figli, con le loro mogli e con le loro fidanzate”. Queste cose hanno avuto come risultato che un tifoso inglese versa ancora in condizioni critiche e un certo numero di altri tifosi sono ancora ricoverati.

Marriner ha detto che i tifosi inglesi “provengono da un paese combattivo e che è naturale per loro difendere quello che si pensa si dovrebbe difendere”. Ma ha anche sottolineato che: “Abbiamo 5.000 persone diffidate, probabilmente abbiamo avuto 1.500 persone respinte alle stazioni ferroviarie solo per essere considerati come indesiderabili per essere stati dei tifosi del mio calibro in passato”.

L’intervistatore a questo punto cinicamente gli ha chiesto: “Cosa devi difendere? E 'uno sport!”.

Ma Marriner non si è tirato indietro rispondendo che: 'Potrebbe anche essere uno sport, ma quei tifosi sono stati vittime di un'imboscata là fuori, quelle persone erano solo delle vittime”.


Ben Sherman


articolo preso da pubblicazione nel blog degli amici del Sodalizio Lazio

sabato 28 maggio 2016

I CLUB ALLA TRIESTINA: L'URGENZA È LA PRIMA SQUADRA

Il progetto illustrato da Mauro Milanese per il settore giovanile ha destato più di qualche perplessità agli occhi dei sodalizi triestini, che si dichiarano aperti al confronto ,ma allo stesso tempo dicono che in questa fase la Triestina dovrebbe pensare sopratutto alla prima squadra e alla ristrutturazione societaria. E se proprio c'è la volontà di ripartire dai piccoli,evitare la categoria Esordienti che qualche attrito potrebbe crearlo. Ad esempio il pensiero di Alex Bosichi direttore sportivo del Trieste Calcio sembra confermare qualche perplessità sul progetto: "Per la Triestina non avrebbe senso fare la prossima stagione Allievi e giovanissimi,visto che avrebbero preso parte ai campionati provinciali.
Per fare un passo avanti la società deve arrivare in Lega Pro. Capisco la volontà di partire dai più piccoli,ma farlo con gli esordienti potrebbe creare qualche problema perché società come la nostra con quei ragazzi che stanno già svolgendo un lavoro da 4-5 anni ,sono già avviati dei programmi.Per il resto mi piacerebbe prima avere un confronto, noi siamo aperti al dialogo,ma vogliamo vedere i programmi".
Forse ancora più drastico l'ex alabardato Maurizio Costantini,ora responsabile del settore giovanile del Domio: "A parte gli Juniores,a mio parere la Triestina in questa fase il settore giovanile non lo dovrebbe fare per niente. Neanche con i piccolissimi,almeno per questa stagione. Sono cose che portano via energie e per le quali ora non ci sono le strutture ( d'accordissimo).Comunque capisco ancora voler partire con i più piccoli,ma già gli esordienti andrebbero a creare dei problemi ,perché si va a incocciare  con i programmi già in essere delle altre squadre."
Più o meno sulla stessa lunghezza d'onda anche Spartaco Ventura,presidente del San Giovanni:"La città ha bisogno di certezze e non di promesse ,per cui credo che la Triestina debba portare avanti tutte le forze per la prima squadra."

*stralci da articolo apparso sul Piccolo del 28 Maggio, a cura di Antonello Rodio




lunedì 23 maggio 2016

E ORA REGALATECI UN SOGNO

Un lungo sospiro di sollievo ha accompagnato il triplice fischio finale , una partita durissima tra due squadre mediocri , una ritorna in Eccellenza ,l'altra  sospinta dalla forza del  blasone dell'Alabarda che porta sul petto, ma per il resto poco o nulla ,tranne la cosa più importante ,quella di ottenere  al Rocco un impresa che non accadeva da anni, visto che questo stadio è stato sempre teatro di drammi calcistici ogni qualvolta si presentava l'occasione di realizzare qualcosa di importante.. Una Triestina sospinta da cinquemila anime ,un colpo d'occhio da altri palcoscenici; ricordo solo che due domeniche fa a Frosinone in una partita decisiva per mantenere la serie A c'erano solo 7000 spettatori.
Salvezza raggiunta quindi, da un gruppo comunque da lodare e rispettare dopo la scriteriata gestione del centurione romano che aveva raccontato alla città subito dopo il suo arrivo, solo che una marea di bugie . In sequenza ricordiamo le promesse di promozione in lega pro, di acquisti mai fatti, di presunti finanziatori  mai arrivati, di denari mai elargiti,e di promesse mai mantenute.Insomma un disastro che poteva portarci in fondo al baratro. L'arrivo dell'emigrato Biasin ha portato da subito quella serenità all'ambiente che è stata poi determinante per centrare l'obiettivo minimo di questa stagione disastrosa. 
Comunque sia la realtà dei fatti parla che per il secondo anno di fila siamo dovuti passare per i Playout per raggiungere la salvezza nella categoria minima.
C'è da dire che ora si potrà finalmente lavorare con tranquillità per ottenere  i risultati che la città si merita. È infatti impensabile che ci si possa accontentare ancora di campionati mediocri o anonimi con un pubblico del genere. Quindi il motto "pianpianin" del simpatico presidente Biasin lo vorremmo trasformare in un "pianpianin e velocin" perché meritiamo una squadra che ci dia le soddisfazioni che questa città deve avere. Lo diciamo a denti stretti perché saremo i primi a criticare in maniera costruttiva se le cose non andassero bene. Quest'anno la curva Nord 1976 del vecchio Grazar compie 40 anni.. Regalateci una squadra all'altezza della nostra Alabarda. 




martedì 3 maggio 2016

LEICESTER: UNA FAVOLA MERAVIGLIOSA DAL SAPORE ITALIANO

Il miracolo si è avverato. Il Leicester di Ranieri è campione d'Inghilterra. Una bellissima favola a lieto fine di una squadra salvatosi all'ultima giornata un anno fa e con la guida tutta italiana del tanto bistrattato (in Italia)Claudio Ranieri raggiunge il prestigioso titolo.Dire altro ci sembra anche scontato, diciamo solo che questi tipi di miracoli ormai in Italia non sono raggiungibili, vuoi lo strapotere economico e influenzabile dei grandi club, una squadra come il Leicester in Italia sarebbe penalizzata da arbitraggi che impedirebbero di vincere.. Onore quindi al grande Massimo e a questo incredibile club britannico. 



giovedì 14 aprile 2016

TRIESTINA FINALMENTE AGLI AUSTRALIANI MA TENIAMO I PIEDI PER TERRA..

Se da una parte accogliamo con grande sollievo il salvataggio definitivo della fragile barca Alabardata ormai alla  deriva, dall'altra non possiamo non  far notare a nostro parere l'eccessiva "esultanza" fuori dal tribunale per una conclusione ancora tutta da valutare. Ad oggi giunge comunque la notizia che lo storico marchio verrà usato in comodato d'uso per ben tre anni dal gruppo Milanese. Anche su questo ci sarebbe da dire che ci si aspetta quanto prima  che il marchio sia dato in maniera definitiva alla società Alabardata ovviamente con  l'occhio vigile delle istituzioni .
Veniamo allora dopo aver elencato le note positive alle  note dolenti che non sono poche. 
1. Non è ancora dato di sapere a quanto ammonti il debito complessivo dell'ex società di Pontrelli, e questo potrebbe essere uno dei problemi per cui la cordata francese e successivamente anche l'Alma abbiano deciso di mollare la presa. Il progetto Alma in verità personalmente è piaciuto moltissimo ,il creare una foresteria e riprendere in mano in maniera seria il settore giovanile è l'unica possibilità di sopravvivenza per una realtà come la nostra,del resto in Italia abbiamo tanti esempi positivi in tal senso,pensare  esclusivamente   alla prima squadra ti porta inevitabilmente al punto di partenza. Non nascondo che un tentativo di collaborazione con l'Azienda friulana potrebbe essere tentato, e speriamo che Milanese non faccia gli stessi errori del recente passato ;una programmazione seria per il settore giovanile anche  se a lungo termine deve essere programmata.
2. Il ricorso presentato da Pontrelli resta pur sempre una spada di Damocle. Ricordiamo che la legge italiana è spesso distratta ,potrebbero anche verificarsi delle sorprese non troppo piacevoli.
3. Situazione prima squadra in campo. A 4 turni dalla fine non c'è purtroppo certezza di salvezza, anzi domenica sera in caso di sconfitta a Dro ci si troverebbe costretti quasi sicuramente alla coda degli spareggi per restare in serie D. Oltretutto la domenica successiva la squadra si gioca tutto in casa contro il Monfalcone e con due brutte gatte da pelare quale gli ex marpioni Zubin e Dennis Godeas, che faranno di tutto e di più per mandare all'inferno la loro ex squadra. Insomma un finale di stagione con tinte  ancora molto fosche.
4.Per quanto riguarda il nostro gruppo VG76 riteniamo che ognuno sia libero singolarmente di seguire la squadra, noi abbiamo comunque deciso di non esporre il nostro striscione e le bandiere storiche del 76 . Attendiamo una società che ci dimostri con i fatti la volontà di tornare grandi e nel più breve tempo possibile. In bocca al lupo quindi agli Australiani e a Milanese sperando presto che ci sia l'immediata rinascita.

lunedì 4 aprile 2016

EL MULON DE SERVOLA CHE SOGNAVA L'ALABARDA

Cesarone Maldini ci ha lasciati. Un grande in tutto. L'Italia intera piange un personaggio che nel calcio ha fatto e dato tanto.
I primi calci li ha dati al ricreatorio di SERVOLA dove era nato. Un calcio schietto,diverso da quello di adesso,Cesare diceva: "Che battaglie quando arrivavano quelli del San Giacomo.."
Alla Triestina Maldini era molto legato, i suoi ricordi giovanili con Paron Rocco lo dimostrano ampiamente; il debutto proprio contro la Juventus rendono per lui quei ricordi indimenticabili, poi in seguito il suo sbarco al Milan, la sua prima coppa dei campioni alzata a Wembley come primo italiano nella storia, e ancora a seguire i suoi successi fuori dal campo come allenatore, come quel Parma da lui guidato magistralmente pieno di campioni che piegò proprio la sua Triestina nello spareggio di Vicenza. La nazionale italiana e la coppa del mondo quasi sfiorata sono altri suoi fiori all'occhiello. Noi lo ricordiamo con rispetto ed ammirazione ,come dovrebbe fare ogni triestino orgoglioso di quest'uomo che ha tenuto alto il nome di Trieste. Ciao Cesare ,la Vecchia Guardia ti saluta, onore a te.




lunedì 7 marzo 2016

BRUTTO PASSO FALSO CASALINGO


Una bruttissima Triestina cade in casa di fronte ad un modesto Union Ripa. Gli alabardati In svantaggio nella prima frazione,  non sono riusciti  a raddrizzare il risultato nel secondo tempo nemmeno di fronte alla concessione di un rigore molto discutibile  regalato da un arbitro veramente pessimo che ha condizionato notevolmente la partita da ambo le parti. Con questa seconda sconfitta consecutiva la Triestina mette in serio rischio la salvezza diretta.mancano  solo sette partite da qui alla fine , e se ci si vuole salvare direttamente servono come minimo 5 vittorie

.


mercoledì 2 marzo 2016

NOI SOSTENIAMO QUESTI RAGAZZI

Ebbene sì..e finalmente abbiamo una squadra da sostenere fino alla fine di questa travagliata stagione.
Abbiamo ritrovato la nostra Unione in un gruppo di veri uomini che nonostante tutto quello che sta succedendo attorno al rettangolo di gioco stanno onorando con il loro impegno la maglia che indossano. Siamo stati quindi presenti in ultima gara interna con il Belluno sugli spalti ad aiutare ed incoraggiare i nostri muloni.
Speriamo che l'asta che si terrà a fine mese possa trovare un nuovo e onesto " padrone" che ci riporti nelle categorie più consone al prestigio del nostro nome. 
Ringraziamo quindi tutta la squadra dopo la splendida prova di domenica contro il Belluno che ha aperto ,ne siamo sicuri ,un nuovo ciclo di vittorie. 
Un ringraziamento per concludere ai nostri amici veronesi che ci hanno dedicato un bel coro in quel di Udine contro i nostri amici friulani. Forza Hellas sempre.


giovedì 11 febbraio 2016

SEMPRE E SOLO VG76

Questo siamo noi, nel bene e nel male, per chi ci rispetta e per chi no, sempre coerenti e senza legami nè patti con nessuno, noi vecchi leoni ingabbiati dal sistema ma mai domi. Un saluto romano a tutti quelli che si ritrovano in questo, la nostra unica essenza, la nostra forza. VECCHIAGUARDIA 1976-2016. Quarant'anni fa nascevamo puri e liberi.


giovedì 4 febbraio 2016

NOI ALLO STADIO NON CI ANDIAMO

NESSUNA RESA . NESSUNA TRIESTINA. LA VECCHIA GUARDIA NON ANDRÀ ALLO STADIO FINO A CHE NON CI SARÀ CHIAREZZA DI INTENTI E DI SOCIETÀ ALL'ALTEZZA DEL PROPRIO BLASONE. PREFERIAMO IL NULLA ALLA PROSPETTIVA DI RICOMINCIARE UNA NUOVA AVVENTURA DA CATEGORIE CHE NON CI COMPETONO. QUINDI SOCIETÁ CON I SOLDI UNICA SOLUZIONE PERCHÉ NOI NON CI STIAMO PIÙ NEL CONTINUARE CON IL SOLITO ANDAZZO DI QUESTI ULTIMI ANNI. SIAMO 4 GATTI? QUESTI 4 GATTI HANNO FONDATO GLI ULTRAS 1976, PENSIAMO DI CONTARE QUALCOSA ALLA FINE ,E SE COSÌ NON SARÁ ,COME VECCHI LEONI CI RITIREREMO FORSE PER SEMPRE ,CON BUONA PACE DI TUTTI.

mercoledì 3 febbraio 2016

UNA SOCIETÀ NATA MALE..E FINITA PEGGIO..

Ebbene sì.. Siamo arrivati all'epilogo finale è questa volta senza ulteriori sorprese ( o no???) .La Triestina 2012 dopo tre anni di penosa gestione sparisce definitivamente. In tre anni in effetti ne abbiamo viste di cotte e di crude, dagli innumerevoli  faccendieri senza arte né parte ( compresi i triestini Cergol e Puglia) alle illusioni e vaneggiamenti dell'ultimo" condottiero" romano, capace di portare l'Unione sul gradino più basso della storia Alabardata, anche se a dire il vero in quest'ultima annata si può affermare che questa squadra bislacca costruita alla garibaldina non aveva per nostra fortuna l'alabarda sul petto. Che dire ancora? Una tristezza infinita quella si , con grande  responsabilità  di tutti, tifosi compresi che non hanno capito che le grandi decisioni andavano prese già tre anni fa ,prendendo le distanze da subito  al piano  concordato dal nostro caro sindaco Cosolini che in silenzio c'è lo stava inserendo nel dietro consegnando praticamente a costo zero la squadra ai peggiori di sempre ,e cioè  il gatto e la volpe Puglia e Cergol. Tutto il resto è avvenuto di conseguenza con i risultati che vediamo adesso. Futuro che personalmente vediamo a tinte fosche se non si riuscirà a portare a Trieste qualche ricco imprenditore innamorato della palla a spicchi. Per quanto riguarda i buoni propositi di Vasco velista permetteteci di essere un po perplessi e diffidenti, fino ad adesso non abbiamo sbagliato e ribadiamo di non essere molto convinti ..Attendiamo nuove e speriamo positive notizie. Fiduciosi come sempre.. FORZA TRIESTINA 1918!!!






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venerdì 29 gennaio 2016

GASPERINI ( GENOA) DENUNCIA I CAPI ULTRÁ

Questo è un uomo. Denuncia le anomalie del calcio moderno dove un paio di capi Ultrá con procedimenti penali  tengono in scacco una intera tifoseria. Le minacce ricevute dallo staff rossoblu sono l'emblema di questo calcio moderno che noi vecchi Ultras non riconosciamo. Di seguito l'articolo sull'episodio di Genova.

"Ho un concetto molto più alto dei tifosi del Genoa rispetto a quei 3-4 elementi che contestano - ha affermato Gasperini nel post-partita- Io sono uno che sta male, che soffre da morire, quando perde il Genoa, mentre c'è gente come Traverso, Cobra e Leopizzi che è contenta se il Genoa viene sconfitto perché loro hanno più visibilità. Queste sono le cose che mi fanno arrabbiare, perché poi io devo andare ad allenare con la scorta della Polizia".

L'aver esplicitamente fatto i nomi dei capi ultras (Cobra e Leopizzi) e quello del presidente dell'Associazione Club Genoani (Traverso) potrebbero costare caro a Gasperini che, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, potrebbe essere querelato dai tre.

E' dallo scorso settembre che si è aperta la spaccatura fra gli ultras e Gasperini, col tecnico che non era d'accordo con l'andare, assieme ad alcuni giocatori, a presenziare alla festa organizzata per i 122 anni del Genoa, considerato che si era a pochi giorni dal match contro il Palermo. Poi cedette alle richieste, ma quando arrivò alla festa, fra le migliaia di tifosi genoani vi furono alcuni ultras gli rinfacciarono quell'iniziale rifiuto, con Gasperini che rispose a tono. Da allora, la contestazione nei confronti del mister è stata pressante, accentuata poi anche da una serie di risultati negativi sul campo.

Intanto, però, il Genoa fa fronte comune col suo tecnico. Gasperini incontrerà quest'oggi Preziosi, che ha già fatto sapere che il tecnico ha il sostegno della società. E anche i tifosi, quelli perlomeno non inseriti nel mondo ultras, perlomeno da quanto si evince dai messaggi sui social media, in gran parte danno il loro sostegno morale a Gasperini.





martedì 19 gennaio 2016

ADDIO VECCHIO ..E VERO CAPO ULTRÁ

Il calcio oggi non merita i nostri rischi”, l’addio a Jackie unisce gli ultrà

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    Il funerale di Antonio Marinaro, meglio noto come Jackie l’ultrà, si è concluso con una sorpresa. Colpo di scena recitato dinanzi alla lapide nel Cimitero Parco dove è stato sepolto lo storico leader del gruppo “Fossa dei Campioni”. Asciugate le lacrime delle due sorelle, spenti i fumogeni e cantato l’ultimo coro da più di trecento tifosi presenti, ha preso la parola Libero Robba, 61 anni, uno dei più rispettati volti della Maratona, la curva del tifo organizzato granata.«Sono fiero di averlo conosciuto nei combattimenti e nella vita normale. Il calcio di oggi non merita le nostre fatiche, i nostri rischi. Ci dividono i colori, ma siamo uguali nella nostra fede».

    Nella cappella della Palazzina “Camere Mortuarie” dell’ospedale San Luigi, dove si è svolto il funerale di povertà pagato dal Comune, il ricordo di Jackie ha ricucito ferite collezionate in anni di battaglie sulle gradinate. Antonio Marinaro non era uno stinco di santo.«Era conosciuto per il suo look e la sua incoscienza. Partiva da solo contro le curve avversarie nel nome della Juve. Ma è anche il simbolo di quando il tifo era amicizia», dice Aldo Caiola, “ragazzo della Filadelfia”, 61 anni, uno dei fondatori dei Fighter. All’ingresso del campo santo è circondato da tre generazioni di ultras bianconeri: Panthers, Drughi, Tradizione. Nessun gruppo è voluto mancare alle esequie. Neanche gli avversari da stadio. In chiesa si è intravista una sciarpa del Cagliari, in via Bertani un tifoso della Fiorentina. E poi, un gruppo nutrito di ultras del Toro.

    Controcorrente

    Antonio Marinaro aveva scelto una vita controcorrente. In equilibrio precario come su quella balaustra dove lanciava i cori al vecchio Comunale. «E’ stato uno dei precursori della mentalità ultras», dice l’ex Drugo, Beppe Franzo. Filosofia guerriera. Dove il linguaggio della violenza spesso ha preso il sopravvento sui valori come il rispetto e l’aiuto reciproco. E nel momento del dolore, come in passato per altri lutti da ambo due le parti, le curve hanno deciso di mostrare questo lato nascosto dell’essere tifoso. Prima del lungo applauso seguito all’invito alla fratellanza lanciato dai volti storici della Maratona. «La giornata di oggi deve essere un esempio per i giovani. Sono mutati i tempi, i giocatori cambiano squadra per denaro. Non ci sono più le bandiere. Non vale più la pena farsi male per loro». Il calcio moderno era un nemico anche per Jackie. «Dobbiamo essere uniti: nei valori, nella goliardia anche dandoci qualche volta due schiaffoni. Dobbiamo vivere la nostra passione rispettando i limiti».

    lunedì 11 gennaio 2016

    QUO VADO???

    L'auspicata sparizione della Triestina 2012 dal panorama calcistico locale desiderata da quasi tutta la tifoseria Alabardata porterà a breve alla fine del calcio "che conta???" a Trieste. Ovviamente si sperava di poter avere qualche compratore importante con le idee ben chiare e con un progetto se non lungimirante quanto meno decente. Niente di tutto questo per questa grigia e ventosa città del nord est che sperava nel classico colpo di bora per portare denari freschi e nuove speranze. Il nulla al momento, solo frasi vaghe e parole da velisti che di promesse di mare ne sono ben consci e abituati a fare. Il nulla come sempre ,mentre la 2012 affonda travolta dal l'indifferenza di tutti e di uno stadio vuoto da far paura. Eterna ammalata grave ormai, in attesa del colpo finale con la speranza di una rinascita futura.. In mano a gente seria possibilmente..