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giovedì 14 aprile 2016

TRIESTINA FINALMENTE AGLI AUSTRALIANI MA TENIAMO I PIEDI PER TERRA..

Se da una parte accogliamo con grande sollievo il salvataggio definitivo della fragile barca Alabardata ormai alla  deriva, dall'altra non possiamo non  far notare a nostro parere l'eccessiva "esultanza" fuori dal tribunale per una conclusione ancora tutta da valutare. Ad oggi giunge comunque la notizia che lo storico marchio verrà usato in comodato d'uso per ben tre anni dal gruppo Milanese. Anche su questo ci sarebbe da dire che ci si aspetta quanto prima  che il marchio sia dato in maniera definitiva alla società Alabardata ovviamente con  l'occhio vigile delle istituzioni .
Veniamo allora dopo aver elencato le note positive alle  note dolenti che non sono poche. 
1. Non è ancora dato di sapere a quanto ammonti il debito complessivo dell'ex società di Pontrelli, e questo potrebbe essere uno dei problemi per cui la cordata francese e successivamente anche l'Alma abbiano deciso di mollare la presa. Il progetto Alma in verità personalmente è piaciuto moltissimo ,il creare una foresteria e riprendere in mano in maniera seria il settore giovanile è l'unica possibilità di sopravvivenza per una realtà come la nostra,del resto in Italia abbiamo tanti esempi positivi in tal senso,pensare  esclusivamente   alla prima squadra ti porta inevitabilmente al punto di partenza. Non nascondo che un tentativo di collaborazione con l'Azienda friulana potrebbe essere tentato, e speriamo che Milanese non faccia gli stessi errori del recente passato ;una programmazione seria per il settore giovanile anche  se a lungo termine deve essere programmata.
2. Il ricorso presentato da Pontrelli resta pur sempre una spada di Damocle. Ricordiamo che la legge italiana è spesso distratta ,potrebbero anche verificarsi delle sorprese non troppo piacevoli.
3. Situazione prima squadra in campo. A 4 turni dalla fine non c'è purtroppo certezza di salvezza, anzi domenica sera in caso di sconfitta a Dro ci si troverebbe costretti quasi sicuramente alla coda degli spareggi per restare in serie D. Oltretutto la domenica successiva la squadra si gioca tutto in casa contro il Monfalcone e con due brutte gatte da pelare quale gli ex marpioni Zubin e Dennis Godeas, che faranno di tutto e di più per mandare all'inferno la loro ex squadra. Insomma un finale di stagione con tinte  ancora molto fosche.
4.Per quanto riguarda il nostro gruppo VG76 riteniamo che ognuno sia libero singolarmente di seguire la squadra, noi abbiamo comunque deciso di non esporre il nostro striscione e le bandiere storiche del 76 . Attendiamo una società che ci dimostri con i fatti la volontà di tornare grandi e nel più breve tempo possibile. In bocca al lupo quindi agli Australiani e a Milanese sperando presto che ci sia l'immediata rinascita.

lunedì 4 aprile 2016

EL MULON DE SERVOLA CHE SOGNAVA L'ALABARDA

Cesarone Maldini ci ha lasciati. Un grande in tutto. L'Italia intera piange un personaggio che nel calcio ha fatto e dato tanto.
I primi calci li ha dati al ricreatorio di SERVOLA dove era nato. Un calcio schietto,diverso da quello di adesso,Cesare diceva: "Che battaglie quando arrivavano quelli del San Giacomo.."
Alla Triestina Maldini era molto legato, i suoi ricordi giovanili con Paron Rocco lo dimostrano ampiamente; il debutto proprio contro la Juventus rendono per lui quei ricordi indimenticabili, poi in seguito il suo sbarco al Milan, la sua prima coppa dei campioni alzata a Wembley come primo italiano nella storia, e ancora a seguire i suoi successi fuori dal campo come allenatore, come quel Parma da lui guidato magistralmente pieno di campioni che piegò proprio la sua Triestina nello spareggio di Vicenza. La nazionale italiana e la coppa del mondo quasi sfiorata sono altri suoi fiori all'occhiello. Noi lo ricordiamo con rispetto ed ammirazione ,come dovrebbe fare ogni triestino orgoglioso di quest'uomo che ha tenuto alto il nome di Trieste. Ciao Cesare ,la Vecchia Guardia ti saluta, onore a te.