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mercoledì 10 giugno 2015

IL FUTURO NELLE MANI DEI TIFOSI

Diciamo pure che se si voleva veramente l'anno zero questo è concretamente avvenuto.Al momento in cui scrivo c'e una società senza marchio ancora tutta da costruire che giocherà ( per il momento)  senza l'appoggio della tifoseria organizzata, e c'è un marchio quello Alabardato solo soletto senza squadra ed in mano ai tifosi.
Dovevamo  arrivare a tutto questo?? Si poteva fare qualche cosina prima ? Si poteva. E se avete un po di pazienza e di voglia di leggere ve lo spiego  nella maniera più concisa possibile. 
Dobbiamo ripartire da un po di tempo indietro però, diciamo alla fatidica estate di un paio di anni fa quando nel corso della festa della Curva Furlan ci guardavamo  smarriti senza una squadra da poter seguire. 
Nella concitata estate del fallimento della Triestina Calcio 1918, vissuta in maniera decisamente drammatica conoscendo anche le brave e operose persone che ci hanno lavorato fino all'ultimo istante, mi venne lì per lì il sospetto che forse con un impegno maggiore delle istituzioni politiche qualcosina in più si poteva fare. Invece l'Unione venne abbandonata  al proprio destino è senza un  futuro. Oltretutto preferire un certo tipo di personaggi ad altri solo per la corrente politica è stata una vera porcata. Si poteva far subito la D con certa gente è invece si decise la soluzione più umile a costo zero.
" Ragazzi voi la gestite dall'Eccellenza e non pagate nulla neppure  lo stadio" .Cosi in poche parole sarà stato il colloquio intercorso tra le parti, del resto di merda si parlava ed aveva anche una certa attinenza.
Fu così che con una squadra raffazzonata in dieci giorni partimmo da questo infimo campionato dilettantistico, l'Inferno al confronto era un paradiso. Stagione sempre dietro alla capolista Monfalcone e spareggio perso con la Pro Dronero. Ripescati come sempre arriviamo in serie D, dove l'operatore ecologico resta solo con il suo fido scudiero . Annata da incorniciare con un anonimo centro classifica  aggiungendo ai 700mila di debito accumulati l'anno prima almeno altrettanti non pagando proprio nessuno. Da Costantini in poi solo debiti su debiti fino alla fine della stagione che poteva essere la fine di tutto se non arrivava tale Memheti che fa finta di pagare anzi non paga, ma l'innominabile  aveva furia di scappare e gliela lascia praticamente gratis visto che se non passa la mano fa saltare pure la sua Azienda. Bene. Arriviamo quindi ai romani che attendono il momento opportuno per rientrare in gioco, Pontrelli arriva organizzato porta a Trieste una squadra intera e incomincia la preparazione quando gli altri sono già ai blocchi di partenza. Per far in fretta non si sono fatti bene i conti quando sono andati alle firme perché i conti non son proprio tornati anzi hanno preso il volo. Ingiunzioni di pagamento, staff e tecnici precedenti infuriati ,maglie sequestrate ,incassi pure. Insomma un delirio. Una cosa è certa nel calcio ormai non ci guadagni più niente, anzi solitamente ci rimetti anche la reputazione. Se invece il tuo sogno è quello di far calcio ci puoi anche provare ma non è detto che ne vieni fuori bene. Del resto anche il buon Gesù è andato crocifisso..


Morale della favola dichiarando ai quattro venti che si sarebbero salvati e che avrebbero tentato di ripianare quanto prima i debiti pregressi sono stati messi alla gogna e privati del sacro Graal.
Giusto? Sbagliato? Speriamo di scoprirlo quanto prima...
Ebbene si cari amici ,questo  è un degno finale da film giallo..Ma sarà proprio la fine???


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