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sabato 28 maggio 2016

I CLUB ALLA TRIESTINA: L'URGENZA È LA PRIMA SQUADRA

Il progetto illustrato da Mauro Milanese per il settore giovanile ha destato più di qualche perplessità agli occhi dei sodalizi triestini, che si dichiarano aperti al confronto ,ma allo stesso tempo dicono che in questa fase la Triestina dovrebbe pensare sopratutto alla prima squadra e alla ristrutturazione societaria. E se proprio c'è la volontà di ripartire dai piccoli,evitare la categoria Esordienti che qualche attrito potrebbe crearlo. Ad esempio il pensiero di Alex Bosichi direttore sportivo del Trieste Calcio sembra confermare qualche perplessità sul progetto: "Per la Triestina non avrebbe senso fare la prossima stagione Allievi e giovanissimi,visto che avrebbero preso parte ai campionati provinciali.
Per fare un passo avanti la società deve arrivare in Lega Pro. Capisco la volontà di partire dai più piccoli,ma farlo con gli esordienti potrebbe creare qualche problema perché società come la nostra con quei ragazzi che stanno già svolgendo un lavoro da 4-5 anni ,sono già avviati dei programmi.Per il resto mi piacerebbe prima avere un confronto, noi siamo aperti al dialogo,ma vogliamo vedere i programmi".
Forse ancora più drastico l'ex alabardato Maurizio Costantini,ora responsabile del settore giovanile del Domio: "A parte gli Juniores,a mio parere la Triestina in questa fase il settore giovanile non lo dovrebbe fare per niente. Neanche con i piccolissimi,almeno per questa stagione. Sono cose che portano via energie e per le quali ora non ci sono le strutture ( d'accordissimo).Comunque capisco ancora voler partire con i più piccoli,ma già gli esordienti andrebbero a creare dei problemi ,perché si va a incocciare  con i programmi già in essere delle altre squadre."
Più o meno sulla stessa lunghezza d'onda anche Spartaco Ventura,presidente del San Giovanni:"La città ha bisogno di certezze e non di promesse ,per cui credo che la Triestina debba portare avanti tutte le forze per la prima squadra."

*stralci da articolo apparso sul Piccolo del 28 Maggio, a cura di Antonello Rodio




lunedì 23 maggio 2016

E ORA REGALATECI UN SOGNO

Un lungo sospiro di sollievo ha accompagnato il triplice fischio finale , una partita durissima tra due squadre mediocri , una ritorna in Eccellenza ,l'altra  sospinta dalla forza del  blasone dell'Alabarda che porta sul petto, ma per il resto poco o nulla ,tranne la cosa più importante ,quella di ottenere  al Rocco un impresa che non accadeva da anni, visto che questo stadio è stato sempre teatro di drammi calcistici ogni qualvolta si presentava l'occasione di realizzare qualcosa di importante.. Una Triestina sospinta da cinquemila anime ,un colpo d'occhio da altri palcoscenici; ricordo solo che due domeniche fa a Frosinone in una partita decisiva per mantenere la serie A c'erano solo 7000 spettatori.
Salvezza raggiunta quindi, da un gruppo comunque da lodare e rispettare dopo la scriteriata gestione del centurione romano che aveva raccontato alla città subito dopo il suo arrivo, solo che una marea di bugie . In sequenza ricordiamo le promesse di promozione in lega pro, di acquisti mai fatti, di presunti finanziatori  mai arrivati, di denari mai elargiti,e di promesse mai mantenute.Insomma un disastro che poteva portarci in fondo al baratro. L'arrivo dell'emigrato Biasin ha portato da subito quella serenità all'ambiente che è stata poi determinante per centrare l'obiettivo minimo di questa stagione disastrosa. 
Comunque sia la realtà dei fatti parla che per il secondo anno di fila siamo dovuti passare per i Playout per raggiungere la salvezza nella categoria minima.
C'è da dire che ora si potrà finalmente lavorare con tranquillità per ottenere  i risultati che la città si merita. È infatti impensabile che ci si possa accontentare ancora di campionati mediocri o anonimi con un pubblico del genere. Quindi il motto "pianpianin" del simpatico presidente Biasin lo vorremmo trasformare in un "pianpianin e velocin" perché meritiamo una squadra che ci dia le soddisfazioni che questa città deve avere. Lo diciamo a denti stretti perché saremo i primi a criticare in maniera costruttiva se le cose non andassero bene. Quest'anno la curva Nord 1976 del vecchio Grazar compie 40 anni.. Regalateci una squadra all'altezza della nostra Alabarda. 




martedì 3 maggio 2016

LEICESTER: UNA FAVOLA MERAVIGLIOSA DAL SAPORE ITALIANO

Il miracolo si è avverato. Il Leicester di Ranieri è campione d'Inghilterra. Una bellissima favola a lieto fine di una squadra salvatosi all'ultima giornata un anno fa e con la guida tutta italiana del tanto bistrattato (in Italia)Claudio Ranieri raggiunge il prestigioso titolo.Dire altro ci sembra anche scontato, diciamo solo che questi tipi di miracoli ormai in Italia non sono raggiungibili, vuoi lo strapotere economico e influenzabile dei grandi club, una squadra come il Leicester in Italia sarebbe penalizzata da arbitraggi che impedirebbero di vincere.. Onore quindi al grande Massimo e a questo incredibile club britannico.